Ecommerce. Vendere sempre al massimo
Il 2019 è al giro di boa, il numero di ecommerce sta aumentando sempre più e la vendita online non è da meno: nel 2018 in Italia i negozi online hanno fatturato 50Mld € rispetto a “soli” 16,6Mld del 2015, e gli USA hanno segnato un +14,4% rispetto all’anno precedente.
Questo aumento della vendita online vuol dire anche aumento della concorrenza. Per mantenere la distanza tra il tuo sito ecommerce e i competitor o recuperare terreno bisogna inevitabilmente evolversi, seguendo le tendenze del mercato, superando le aspettative dei propri clienti o potenziali, adottare le strategie adeguate puntando su efficacia e innovazione.
Nel commercio elettronico è fondamentale raccogliere maggior traffico possibile, in target e profittevole, ma non bisogna trascurare l’ottimizzazione di pagine specifiche per direzionare l’utente sulle pagine più visitate o profittevoli.
Ecommerce: al top in 10 mosse
Ecco 10 trend e relative tattiche innovative nel settore e-commerce che ti consentiranno di superare la concorrenza e trarre un maggior profitto nelle vendite online.
1. E-commerce. Ottimizza ogni singola pagina
I potenziali clienti effettuano ricerche anche molto specifiche e diventa sempre più importante utilizzare le tecnologie adatte ad ottimizzare velocemente un gran numero di pagine differenziandone i contenuti per raggiungere il maggior numero di utenti possibile.
Soluzioni quali plugin per i CMS tipo WordPress sono molto utili.
Ti suggerisco Yoast SEO o All in one SEO Pack che, adeguatamente configurati, personalizzano i meta tag, la navigazione, i rich snippets etc di ogni pagina in maniera coerente.
Non dimenticarti di effettuare una successiva ottimizzazione manuale sulle pagine-chiave per ottenere risultati migliori.
2. Vendita online. Per smartphone è diventato cruciale
Hai già cercato il tuo business da smartphone? Hai già visto negli analytics le differenze di KPI (indicatori di performance) tra gli utenti mobile e quelli da PC? Ormai il tuo pubblico non ti visita più sempre dallo stesso posto, lo fa quando è in viaggio, in fila alla posta, in casa guardando la TV. E usa molti device diversi: PC fissi e portatili, tablet, smartphone, phone watch.
Si aspetta un’esperienza coerente, vuole poter interagire al meglio in ogni occasione.
E anche i motori di ricerca si sono adeguati. Quando Google nel 2015 ha introdotto l’aggiornamento chiamato comunemente Mobilegeddon, ha penalizzato i siti non ottimizzati per mobile.
Eppure ancora oggi, a distanza di 4 anni, trovo numerosi siti che arrancano su tablet e smartphone.
Leggi come ho trasformato il Mobilegeddon da minaccia in opportunità per tutti i portali con cui collaboro e adesso, a distanza di un anno, questo punto si è rivelato fondamentale:
– 4 consumatori su 5 usano lo smartphone nel loro processo di acquisto
– Il 70% delle ricerche da mobile portano ad un’azione in un’ora, per quelle da desktop serve un mese
– Il 95% degli utenti di smartphone hanno effettuato una ricerca di informazioni locali
Fonti: convinceandconvert.com – socialmediatoday.com – Adwords.blogspot.com
3. Sito Ecommerce. Contenuti estesi e dettagliati
Fino a poco tempo fa dilagava la tendenza di creare pagine di prodotto essenziali, con titolo, una breve descrizione e qualche foto ad effetto.
Ma gli utenti sono diventati sempre più esigenti e, grazie anche ai motori di ricerca, vengono premiate maggiormente le pagine con descrizioni accurate, frasi più articolate e utilizzo di termini specifici che favoriscono la differenziazione dai competitor che stanno crescendo negli anni.
Questo ti permetterà di essere rilevante per un range più esteso di ricerche molto specifiche, chiamata long tail.
4. Negozio on-line. Vende se comunica con Social posting
Content Is King, e anche i social richiedono la loro parte.
Sempre più spesso nei risultati di Google compaiono pagine dei social quali Facebook, Linkedin, Google+ e twitter. È strategia condivisa dal 76% di colleghi nel marketing di utilizzare i social per supportare e spingere la visibilità sui motori di ricerca.
In futuro verranno indicizzati sempre più contenuti dei social network e il confine tra social e web diventerà meno netto.
Pertanto cerco sempre di creare un piano editoriale per gli ecommerce che seguo prendendo in considerazione i social media rilevanti, rispettandone le peculiarità e le dinamiche relative, per garantire al tuo ecommerce una presenza completa e costante e ti raccomando fortemente di fare altrettanto.
Fonte: impactbnd.com
5. Creare sito ecommerce. Contenuti video
Non sono molti ad avere contenuti video sui propri prodotti. Ma la banda larga è alla portata di un numero di utenti sempre maggiore, reti WiFi sempre più diffuse arrivano a supporto in mobilità, gli utenti cercano contenuti video accattivanti, da condividere e diffondere in maniera virale più di ogni altro tipo di contenuto.
Inoltre i video di YouTube compaiono spesso nelle ricerche effettuate su Google.
Ti consiglio di utilizzare contenuto video sia sulle pagine di ogni categoria che dei prodotti, per essere al passo con i tempi, aumentare il traffico in target e rendere l’esperienza di acquisto più coinvolgente.
6. Alta sharability per segnali di social dall’ecommerce
I social media sono ormai parte integrante della vita di molti utenti, ma ultimamente stanno diventano sempre più determinanti nel processo di acquisto.
Di questo se ne sono accorti numerosi esperti di marketing online che riconoscendo un ROI positivo dalle campagne sui social media, stanno generalmente incrementando o almeno mantenendo invariato il budget dedicato ai social network.
Pertanto hanno acquisito maggior importanza tutti i segnali social che un portale ecommerce riesce a dare, non solo grazie a campagne specifiche ma anche alle azioni dei propri clienti: prova a spingere sulla condivisione dei prodotti, favorisci la condivisione delle recensioni, punta sulla condivisione dei momenti di acquisto e consegna di un prodotto.
Questo terrà il tuo pubblico coinvolto in una esperienza di acquisto nuova e lo fidelizzerà.
La visibilità sui social media e sui motori di ricerca crescerà di conseguenza.
Fonte: audiencebloom
7. Negozi online. Interattivi con ricerca e assistente vocale
Ho seguito da anni l’evoluzione degli assistenti virtuali, una delle più famose è Anna di Ikea presentata nel 2010. Se ne sono susseguite numerose, sempre più naturali e accurate nel riconoscimento dei comandi e nella precisione delle risposte. Adesso ogni azienda tecnologica sembra avere la sua assistente virtuale, le più famose dei giorni nostri sono Siri e Cortana, e anche Google ha annunciato a metà maggio il suo assistente virtuale chiamato Google Assistant.
Quasi sicuramente anche il tuo ecommerce può beneficiare molto di un servizio che offra una interazione colloquiale, interpreti il senso di richieste formulate in frasi sempre più lunghe e permetta di procedere all’acquisto a mani libere.
8. Siti e-commerce: ricerche locali
Con l’incremento di visite da dispositivi portatili anche l’importanza delle ricerche locali sta salendo.
Spesso quando si realizza un ecommerce non si considera questo aspetto in quanto ci si concentra sulla localizzazione a livello di singola nazione. Grazie ad una strategia che dia rilevanza alla presenza locale ci si può differenziare dalla concorrenza per raggiungere nicchie di mercato molto in target.
Sono sempre più numerose le aziende che traggono benefici da questa strategia
– ricevendo più visite ai negozi: oltre il 50% degli utenti che cercano da mobile entrano in negozio entro un giorno
– ottengono più benefici dagli annunci: oltre il 60% dei consumatori ha usato le informazioni negli annunci locali
– soddisfano il cliente prima degli altri: oltre il 50% delle ricerche da mobile si attendono risultati locali
Fonte: Searchengineland.com – Business2community.com
9. Aggregatori: crescono e fanno crescere le vendite online
Sono numerose le persone che cercano fonti che possano fornirgli informazioni rilevanti e approfondite su un determinato argomento.
Gli aggregatori sono un sistema pratico per cercare, raccogliere e mostrare contenuti secondo criteri definiti per intrattenere un visitatore. Pertanto più le fonti dei contenuti saranno autorevoli più l’aggregatore farà crescere la sua reputazione.
Non sottovalutare la produzione di contenuti a tema, rilevanti, aggiornati e di qualità per utilizzare gli aggregatori più indicati come bacino di provenienza di potenziali clienti interessati ai tuoi prodotti.
10. Commercio elettronico: record di velocità
I siti con tempi di caricamento lunghi annoiano i visitatori e peggiorano il ranking sui motori di ricerca. Le pagine con i migliori posizionamenti vengono caricati in meno di 1,1 secondi ed è statisticamente dimostrato che gli utenti abbandonano un sito che supera i 3 secondi.
Personalmente ho considerato molto approfonditamente le prestazioni di caricamento delle pagine per gli Ecommerce che raggiungono mercati diversi tra loro quali Cina, che ha il suo firewall, Russia, Giappone e altre destinazioni remote.
Ci sono alcuni tool che permettono di misurare questi tempi, simulano le differenti località di provenienza dell’utente, suggeriscono le criticità da risolvere, stimano i miglioramenti derivanti da ogni componente in base alla tipologia o creano dei grafici a cascata per una maggior chiarezza.
Grazie a servizi professionali andrai a migliorare le performance abbattendo la latenza e superando firewall grazie al web mirroring o usando una CDN (Content Distribution Network), soluzione costosa ma efficace.
E tu quale soluzione hai trovato vincente sul tuo Ecommerce?